Dai Criteri Ambientali Minimi alla raccolta differenziata dei rifiuti. Il ruolo sempre più essenziale delle imprese di pulizie nella salvaguardia dell’ambiente. È importante ricordare ai clienti che il rispetto delle regole ha – ed è esso stesso – un valore!
Il settore dei servizi ricopre da sempre un ruolo molto importante nella tutela dell’ambiente: con il recepimento dei CAM (criteri ambientali minimi) è finalmente aumentata la percezione dell’importanza del cleaning, e dell’impatto sull’ambiente che può avere, non solo per il singolo cliente ma per l’intera comunità.
I CAM accrescono la percezione dell’importanza del cleaning
La richiesta di un servizio di pulizie sempre più green è in continuo aumento tanto da considerare il binomio “qualità servizio-prodotto tutela dell’ambiente”un valore imprescindibile. L’utilizzo di detergenti e tecnologie a basso impatto ambientale, ormai, non è più un’opzione ma è diventata un’esigenza. La scelta sempre più consapevole dei detergenti e le attrezzature sempre più innovative, può davvero fare la differenza in termini di quante risorse energetiche o idriche si possono risparmiare. Vale per gli ambienti industriali, ma anche nelle realtà più piccole.
All’operatore sono richieste nuove competenze
L’operatore del servizio di pulizia deve acquisire delle competenze molto diverse da quelle richieste nei tempi passati, e non può più essere considerato solo come pulitore di locali, come la vecchia dicitura citava, ma un vero e proprio addetto ecologico a tutela dell’ambiente. La pulizia non può essere considerata solo l’azione con la quale si va a rimuovere lo sporco, ma diventa un’azione di mantenimento nel tempo delle superfici, degli stabili, degli ambienti, ma anche e soprattutto della salute di chi li vive e del mondo circostante.
La raccolta dei rifiuti, un altro tema caldo (e un’opportunità per le imprese)
Tutto questo può essere veramente un’opportunità per le nostre imprese, andando a valorizzare il lavoro e l’impegno di tanti operatori seri e qualificati. Un altro tema “caldo” in tema di tutela dell’ambiente è la questione legata alla gestione dei rifiuti che, per le nostre imprese, è veramente una sfida. Infatti, in molte zone del paese si effettua la raccolta differenziata, e spesso ci si trova ad operare in zone con differenti modalità di gestione, con moltissime variabili, dal conferimento alle isole ecologiche, alla raccolta porta porta.
Fondamentale affiancare (bene) il cliente
Come diverse sono le esigenze di raccolta dei rifiuti, così lo sono le richieste e le esigenze dei committenti, e l’affiancamento al cliente in questo momento cruciale della gestione dei vari passaggi è fondamentale sin dal primo momento, dalla valutazione della quantità e della tipologia dei rifiuti prodotti, e nel caso della raccolta porta a porta, alla richiesta del numero dei bidoni necessari all’azienda e alla loro capienza. La varietà delle aziende e della tipologia di rifiuti prodotti si differenzia moltissimo, non solo per tipo di produzione, ma anche in relazione alle scelte aziendali, pensiamo per esempio alla differenza che ci può essere nella tipologia dei rifiuti di chi può usufruire di una mensa interna o chi produce solo rifiuti cartacei.
La gestione delle criticità
Chiaramente le tariffe applicate dai gestori del servizio di raccolta hanno molte variabili, non solo sul numero di ritiri dei rifiuti, ma anche sulla capacità dei bidoni da svuotare. È sufficiente una valutazione errata del fabbisogno aziendale per fare lievitare i costi in modo importante. Il passaggio da una tipologia di raccolta di rifiuti ad un altro non è indolore, sia dal punto di vista culturale che organizzativo, e le imprese di pulizia sono chiamate a volte, loro malgrado, a fare formazione interna alle aziende committenti, oltre al controllo sulla corretta procedura di differenziazione. Non è raro che sia necessario bloccare il conferimento all’esterno dei rifiuti, non differenziati in modo corretto, andando poi a gestire le varie criticità, evitando al committente, di fatto, l’applicazione di sanzioni con relativo esborso economico.
Un impegno a volte no riconosciuto
A fronte di tutte queste variabili, la flessibilità di un’azienda viene veramente messa a dura prova, e l’armonizzazione tra l’orario di espletamento del servizio di pulizie, e il calendario dei ritiri dei rifiuti, non è delle più semplici. Purtroppo tutto questo impegno, a volte non viene riconosciuto alle imprese di pulizie e i clienti non sempre sono consapevoli delle esigenze e delle problematiche interne alla propria azienda. Spesso si pensa erroneamente che la gestione dei rifiuti sia una prerogativa esclusiva dell’impresa di pulizia, senza pertanto prevedere un coinvolgimento del personale interno. La collaborazione in questi casi può risultare problematica e le aspettative da una parte e dall’altra possono creare così delle incomprensioni e dei malumori di difficile gestione.
Ricordare ai clienti che il rispetto delle regole ha (ed è) un valore!
Purtroppo non sempre l’impresa di pulizie competente e rispettosa delle regole alla fine viene premiata. In queste dinamiche di rimpallo di responsabilità, si possono inserire degli operatori o pseudo tali che si propongono di gestire i rifiuti in modo per così dire “flessibile” senza creare nessun tipo di problema, con un evidente danno all’ambiente e all’immagine delle imprese di pulizia ha una ricaduta molto più ampia, rispetto al semplice servizio di pulizie erogato, nell’interesse dell’ambiente, patrimonio di tutti.
Il nostro articolo lo trovi su www.gsanews.it rivista n.6 (Giugno 2016).